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Esattamente ad una settimana di distanza riprendiamo gli argomenti trattati nella puntata di Vivere Marsciano Live.

Una puntata dedicata alla Fondazione Comunità Marscianese, al progetto Ben’Essere e soprattutto alla futura Residenza Senior.

Ad aprire l’incontro è stata il Sindaco Francesca Mele ribadendo il massimo impegno e disponibilità da parte dell’Amministrazione Comunale nel realizzare in tempi brevi il progetto.

Un progetto che avrebbe come prerogativa quella di mettere le persone “nella condizione di scegliere liberamente” in che modo prendersi cura dei propri anziani.

Il sindaco ha inoltre espresso il proprio apprezzamento per il Progetto Ben’Essere che, con l’orto terapeutico e il giardino sensoriale, ha riqualificato zone che versavano in situazioni di degrado e ha arricchito il nostro territorio.

Il presidente della Fondazione Giovanni Marcacci ha poi approfondito e mostrato il progetto presentando il polo che verrebbe a formarsi con la residenza protetta della SocialArc, che troverebbe spazio nella struttura dell’ex hotel L’Arco, e la Residenza Senior che vorrebbe costruire la Fondazione.

Sono due realtà che lavorando in sinergia garantiranno la presenza di una comunità intorno alle persone della terza età, e ovviamente, usufruendo di stessi servizi, abbatteranno notevolmente i costi.

La Residenza Senior, che ha peraltro già ricevuto diverse manifestazioni di interesse, sarà una casa per tanti over 65 autosufficienti che necessitano o desiderano vivere in comunità, ovvero non vogliono restare isolati.

Inoltre, uno dei tre moduli della struttura sarà dedicato al “Dopo di Noi”.

In questo caso la Fondazione metterà a disposizione la struttura lasciando ad altre cooperative la gestione.

Ha concluso l’incontro l’avvocato Massimo Rolla che con estrema semplicità ha spiegato e presentato la complessità del Dopo di Noi ma anche la sua urgenza.

“Con questa legge dobbiamo mettere al centro l’esigenza della persona con disabilità pensando a quando i genitori non ci saranno più. Non può farlo lo stato, devono agire i comuni per semplificare il più possibile il faticoso iter burocratico. Diamo a queste persone la possibilità di una vita individuale, una vita autonoma e indipendente.”

Il progetto, come già ribadito più volte, è ambizioso ma necessario e per il nostro territorio, non solo regionale, è anche piuttosto innovativo.

 


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