COSA C’È DOPO LA ZONA ROSSA

23 Marzo 2021

Un’altra fase sembra essere iniziata per la nostra regione e, facendo una confidenza, speriamo di non inciampare di nuovo in quel rosso intenso tanto necessario quanto terribile.

Vogliamo guardare alla primavera con speranza senza negare la fatica che tutti ci portiamo dietro.

La nostra cittadina è stata colpita duramente dal virus in questi ultimi mesi e purtroppo non possiamo essere certi di come andrà nei prossimi.

A risentire di questa situazione sono come sempre i soli, gli anziani, i malati. Sembra un po’ retorica, ma questa è la solitudine.

Ci vengono in mente tutte quelle persone che frequentavano i nostri corsi, i nostri spazi, persone che hanno impiegato del tempo prima di decidere che poteva essere interessante tornare a fare sport alla loro età, o uscire per fare due chiacchiere, partecipare ad una conferenza anche se non lo avevano mai fatto o condividere qualche esperienza personale con giovani uditori.

Chissà quanto ci metteremo a “tirarli” nuovamente fuori di casa.

La nuova stagione che sta per aprirci le porte del bel tempo, si spera, è un momento propizio per tornare a progettare.

Non che non lo abbiamo fatto finora, ma gli eventi programmati per questo inverno, sono saltati, uno dopo l’altro. Ecco, visto quanto è facile cadere nel pessimismo?

Gli eventi saltati portano subito un po’ di malinconia, avremmo dovuto dire che sono stati rimandati, che poi è la verità.

È normale un tono mesto dopo quello che abbiamo vissuto e dopo i lutti che come comunità abbiamo subito.

Ci sono volti che non rivedremo. Persone che eravamo abituati ad incontrare per strada che invece non incroceremo più. Eppure, proprio pensando ad alcune di queste, ci viene in mente quanto sia necessario non mollare. Stringere i denti e continuare a costruire. Ad agire per gli altri.

Da mesi progettiamo una raccolta fondi che partirà a breve. Avremmo voluto annunciarla con trombe e coriandoli. Non sarà così, lo scenario non ce lo permette. Ma non ci fermeremo. Perché non vogliamo abbandonare quello che abbiamo costruito. Non vogliamo smettere di creare occasioni per incontrarci. Vogliamo continuare a costruire una comunità attenta agli altri, agli anziani, ai soli. E come diciamo sempre, lo possiamo fare solo con voi.

Presto ne saprete di più.

Intanto proviamo ad uscire da questo balordo tempo insieme.